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Un nuovo e costruttivo modo di confronto sta nascendo…

Stanziare risorse per l’incentivazione del lavoro agile

È stato un proficuo tavolo di confronto, quello che si è svolto sul tema del lavoro agile tra la Confsal, nella persona del Vice-Segretario Generale e Capo Dipartimento Formazione Lucia Massa, il Ministro del Lavoro Andrea Orlando e le altre parti sociali.

Come Confsal è stato evidenziato come questa nuova modalità di organizzazione del lavoro subordinato, introdotta e applicata in quasi tutte le aziende in maniera “atipica” a seguito dell’emergenza sanitaria, deve essere trasformata da “esigenza” a reale opportunità sia per i lavoratori che per le aziende.

Un obiettivo che può essere raggiunto soltanto se il lavoro agile diventa un istituto contrattuale strutturato e a tal fine, è stato fatto presente al ministro Orlando, che per la Confsal è di fondamentale importanza addivenire quanto prima a un Accordo Quadro bilaterale tra i rappresentanti dei lavoratori e i rappresentanti delle imprese, quale cornice di norme contrattuali generali e comuni che, intervenendo in maniera strutturale su elementi fondamentali del lavoro agile, costituiranno parte integrante sia della contrattazione nazionale sia di quella successiva di secondo livello.

Pertanto, è stato evidenziato che, per la Confsal, la contrattazione collettiva rappresenta la “strada maestra” da seguire non soltanto per anticipare e accompagnare le trasformazioni del mondo del lavoro in atto nel nostro Paese, ma anche per assicurare quel sistema di tutele ai “lavoratori da remoto” che fino a oggi sono mancate a causa sia di un’applicazione “non corretta” del lavoro agile sia di una cornice legislativa (il D.Lgs 81/2017) dai confini incerti, dal punto di vista applicativo, nei contesti lavorativi e produttivi.

Per tutto ciò si tratta di assicurare, iniziando col regolamentare oggi il lavoro agile, un nuovo sistema di tutele ai lavoratori e, in questo, cavalcando l’onda dell’innovazione che, a seguito del processo di digitalizzazione, sta oramai cambiando il mondo del lavoro e con esso la nuova figura del lavoratore, che dal prossimo futuro sarà sempre più agile, autonomo e responsabile.

E nell’occasione del tavolo di confronto è stato fatto presente al ministro del Lavoro e tutti gli astanti che la Confsal ha già lavorato alla stesura di un’ipotesi di Accordo Quadro sulla regolamentazione del lavoro agile, che si proietta oltre l’attuale stato emergenziale e che considera tale prestazione di lavoro come una nuova modalità di organizzazione del lavoro subordinato da diffondere e applicare in tutte le aziende. Un’ipotesi di Accordo che consta di decine e decine di pagine perché affronta i tantissimi aspetti di questo nuovo istituto e che, di certo, non possono essere regolamentati attraverso interventi legislativi sporadici e frammentati.

Un’ipotesi di lavoro che la Confsal vuole rendere disponibile a tutti i presenti, come base per continuare un fattivo confronto tra le parti.

Inoltre, è stato chiesto al ministro Orlando di attivarsi affinché siano previsti incentivi per i lavoratori e per le imprese, in modo che il lavoro agile si diffonda, in termini di applicazione, in tutte le aziende del tessuto produttivo italiano.

Una piena soddisfazione per il Segretario Generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta che vede accolte  e accettate tutte le proposte poste sul tavolo, dal Vice-Segretario Generale e Capo Dipartimento Formazione Lucia Massa in particolare, soprattutto la richiesta di stanziare risorse per l’incentivazione del lavoro agile che è stata avanzata soltanto dalla Confederazione che rappresenta.

Un nuovo e costruttivo modo di confronto sta nascendo…

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