Riparte il confronto tra governo e parti sociali per la riforma del sistema pensionistico, per trovare una soluzione che possa superare lo “scalone” per effetto del ritorno della legge Fornero, visto il termine della sperimentazione della Quota 100 al 31 dicembre 2021.
Ricordiamo che se nulla cambierà nel sistema pensionistico, dal 1° gennaio prossimo scatterà uno scalone di cinque anni, con relativo aumento dell’età pensionabile da 62 a 67 anni, proprio per effetto della legge Fornero che tornerà operativa.
Diverse sono le ipotesi sul tavolo del confronto tra sindacati e governo che dovranno trovare una sintesi comune entro l’autunno, quando l’intervento andrà inserito nella legge di Bilancio.
Per il Segretario Generale della CONFSAL (Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori) Angelo Raffaele Margiotta, in vista del tavolo convocato al ministero del Lavoro sulla riforma previdenziale, “è necessaria e indispensabile, ora più che mai, una revisione dell’attuale sistema di previdenza. Il mondo del lavoro è mutato da un modello tradizionale ad uno sempre più digitale e la norma di riferimento, nota a tutti come Riforma Fornero, non è stata in grado di stare al passo con le evoluzioni sociali, né con gli effetti negativi della pandemia ancora in corso e che purtroppo, hanno inciso negativamente sulla speranza di vita di tutti i cittadini ed ancor più su quella dei lavoratori”.
“Le misure temporanee quali “Opzione donna” e “Ape social”, se confermate – continua il Segretario generale – permetteranno a una platea di lavoratrici e lavoratori di accedere con anticipo al trattamento di quiescenza, ma nei fatti, sono misure temporanee e ‘tampone’ che non rappresentano una riforma strutturale dell’attuale previdenza italiana”.
La CONFSAL, quindi, ha elaborato una propria proposta di revisione che ha come obiettivo una riforma organica e di più ampio respiro che permetta alle lavoratrici e ai lavoratori di programmare in serenità e in anticipo le scelte previdenziali.
“Un’ipotesi che non si limita solo ad individuare delle possibili date di pensionamento ma propone la revisione dei parametri di base del sistema contributivo per garantire un giusto ed equo trattamento pensionistico”, prosegue Margiotta.
“Con queste proposte – conclude il Segretario generale – siamo pronti al confronto nelle sedi istituzionali”.