Il blocco dei licenziamenti viene bocciato da Bruxelles.
Secondo l’UE, il divieto del licenziamento introdotto dal governo italiano con la crisi pandemica per salvaguardare i posti di lavoro e il suo continuo prolungamento non determina un aiuto ma favorisce semmai discriminazioni tra lavoratori.
Secondo l’UE, tale risoluzione avvantaggia i contratti a tempo indeterminato a scapito di quelli interinali e/o stagionali.
Bruxelles sottolinea come l’Italia sia l’unico stato ad introdurre il divieto di licenziamento durante la pandemia e sostiene che le politiche come il divieto generale di licenziamento, tendono a influenzare la composizione ma non la portata dell’aggiustamento del mercato del lavoro e che impedire il ritorno ad una situazione fisiologica in questo settore non determina un aiuto ma favorisce semmai discriminazioni tra lavoratori.
Quasi a dichiarare come l’iniziativa italiana sia da ritenersi superflua ed inefficace.
Il giudizio di Bruxelles si basa al criterio dell’elasticità media dell’occupazione nell’Ue.
Si tratta di un parametro che misura la reattività del mercato del lavoro rispetto ai cambiamenti economici che di fatto la pandemia ha determinato.
L’Italia registra nel 2020 un indice del 0,24 rispetto alla media europea del 0,25.media europea e con stati come Germania e Francia che sono riusciti a contenere l’impatto sull’occupazione senza introdurre «il divieto assoluto di licenziamento».
Peccato che l’UE non tenga conto delle diverse disposizioni legislative ed economiche tra stati dell’Unione e forze il giudizio sarebbe meno severo.
Tanto è vero che in Italia il calo dell’occupazione è stato in linea con la media dell’Europa e superiore a Francia e Germania proprio in virtù del carattere duale presente nel nostro mercato del lavoro che vede molti lavoratori con contratto temporaneo come in Spagna, paese fortemente duale, dove il calo occupazionale è stato ancora più forte.
Tuttavia la posizione di Bruxelles è un ottimo “Assist” per il governo, che punta a concludere il percorso del divieto di licenziamento e per le imprese come stabilito nell’ultimo decreto al 30 giugno 2021 e sarà prorogato di due mesi solo per le imprese che entro questo mese ricorreranno alla Cassa integrazione Covid… rispetto ad una “fresca” primavera, l’autunno sarà molto “caldo”…