In Italia sono molti i giovani che, per diversi motivi, si trovano a vivere al di fuori delle famiglie di origine per effetto di una sentenza del giudice. Questi giovani solitamente vengono accolti in comunità o collocati in affido presso altri nuclei familiari.
Tuttavia, con la maggiore età questi ragazzi perdono alcune misure di sostegno previste dalla legge, e quindi lo Stato in generale e l’Università in particolare sono chiamati a profondere il massimo sforzo per permettere loro di superare al meglio un momento che presenta elementi di forte criticità. Quindi attraverso il Fondo Care Leavers si articolano iniziative e progetti sperimentali di sostegno, questi giovani verranno accompagnati verso l’autonomia sociale ed economica, attraverso supporti all’istruzione e all’orientamento occupazionale che li coinvolgeranno dai 18 ai 21 anni di età.
I progetti di sostegno ai care leavers vertono su piani di supporto ai servizi sociali e territoriali per quanto riguarda l’inclusione sociale, l’occupazione e l’emancipazione dei giovani che si trovano appunto fuori dal nucleo familiare d’origine. I progetti, secondo la procedura, vengono avviati a seguito di un incontro preliminare con i destinatari, per una valutazione su più livelli, in modo da identificare i bisogni dei giovani coinvolti, le loro aspettative e i fattori ambientali di riferimento.
Per conoscere i destinatari, i requisiti dei progetti e le iniziative, si può consultare il documento del Ministero del Lavoro, denominato che si può leggere qui.
Inoltre, le assunzioni obbligatorie dei care leavers sono previste dall’art. 67-bis del decreto-legge n.34/2020 (Decreto Rilancio), che riconosce questi giovani che vivono fuori dal nucleo familiare tra i destinatari dell’art.18 comma 2 della legge n.68/1999.
Per ulteriori informazione ti puoi rivolgere al nostro patronato EPAS di Terni in Via Annio Floriano, 5.