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COVID: Margiotta (CONFSAL), SUPER GREEN PASS? Complica vita e non salva dal contagio

Governo pretenda da case farmaceutiche durata certa vaccini

Il super green pass che dal primo febbraio diventa obbligatorio esibire anche per prendere la pensione alla posta o andare in banca ma anche per acquistare le sigarette dal tabaccaio, “sicuramente complica la vita alle persone e allo stesso non rappresenta una barriera contro il contagio, viene tranquillamente ignorato dal coronavirus”. E’ quanto afferma Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale di Confsal intervistato dall’Adnkronos in merito alle nuove disposizioni decise dal governo. “Il green pass o il super green pass è un’attestazione burocratica che non corrisponde alla verità, – argomenta – perché anche i vaccinati possono essere contagiosi e quindi determina una falsa sicurezza. E’ invece “importante il rigoroso rispetto dell’obbligo di indossare adeguati dispositivi di protezione personale come la mascherina ffp2 nei luoghi pubblici” sia che si vada dal parrucchiere o dall’estetista, o al cinema o nei prossimi giorni anche in una libreria.

Per il segretario generale Confsal sarebbe inoltre necessario, per rafforzare la lotta al virus, che il governo e le autorità sanitarie, che continuano a emanare nuove regole in base all’evolversi della situazione della pandemia, “pretendere dalle case farmaceutiche attestazioni certe sulla durata delle coperture dei vaccini – rimarca Margiotta – in modo da poter programmare meglio le azioni da mettere in atto, invece di modificare la durata del green pass come sta avvenendo, essendo passato da 12 mesi a 9 e ora a 6 mesi. Invece di continuare a rincorrere il virus con un accavallarsi di regole”.

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