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Confsal in audizione Legge di bilancio.

Si trovi il coraggio di abolire la tassa sulla povertà

Tassare i redditi minimi è un’ingiustizia sociale è una tassa sulla povertà che deve essere abolita, questo è il pensiero della Confsal .

“Faccio un appello affinché si trovi il coraggio di abolire la tassa sulla povertà”, così ha dichiarato il segretario generale della Confsal Angelo Raffaele Margiotta durante l’audizione alle commissioni riunite di Camera e Senato sulla Legge di Bilancio in merito all’articolo 2.
“L’Istat definisce a otto euro all’ora la cosiddetta soglia di bassa retribuzione pari a due terzi del salario medio – spiega Margiotta – tassare i redditi inferiori è per la Confsal una grossa ingiustizia sociale. Abbiamo messo 20 miliardi in due interventi sul cuneo fiscale, eppure non siamo riusciti a togliere la tassa sulla povertà, spero che questa sia questa la volta buona!”.
“Giusta”, invece ” la decontribuzione delle imprese in caso di maternità, che rappresenta un problema organizzativo per le aziende ma è soprattutto una scelta coraggiosa e ancor più impegnativa per chi decide di mettere alla luce un figlio e che richiederebbe, quindi, anche per il genitore stesso un riconoscimento ai fini contributivi”, aggiunge il segretario generale Margiotta.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, “purtroppo la manovra riflette la mancata sintesi che c’è stata ai tavoli di confronto con le parti sociali, quando si è arrivati a una interruzione del dialogo”.
Il segretario generale Confsal è intervenuto infine sul tema delle pensioni, spiegando come sia fuorviante il concetto di quote in un tempo in cui vige solo il sistema contributivo. “Per la Confsal la vera riforma del sistema pensionistico è quella che propone un sistema contributivo equo, mentre nella legge i bilancio non ne troviamo traccia, perché i parametri attuali non rispettano l’equità del trattamento pensionistico”.

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