Per contrastare la crisi del settore di determinate categorie di lavoratori a causa dell’emergenza pandemica, il Governo Draghi ha previsto, con apposito Decreto Legge e per i beneficiari del decreto ristori ter, un ulteriore bonus, una tantum, di 2400 euro.
Il Bonus Inps è in particolare rivolto a quelle categorie che hanno potuto usufruire solo marginalmente dei sussidi previsti dai precedenti decreti ristori.
Nell’articolo 10 del d.lg. 22 marzo 2021, n 41, sono definite le categorie di lavoratori italiani che sono considerate idonei all’ottenimento del Bonus INPS, previsto in seguito all’approvazione del Decreto Sostegni.
Lavoratori stagionali
Possono accedere all’incentivo coloro che;
- hanno cessatoinvolontariamente il rapporto di lavoro (non per dimissioni volontarie) nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del presente decreto;
- che abbiano svolto la prestazione lavorativa, per almeno trenta giornate nello stesso periodo, alla data di entrata in vigore del presente decreto;
- non devono essere titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di disoccupazione Naspi alla data di entrata in vigore del presente decreto.
Lavoratori autonomi privi di partita iva
Possono accedere all’incentivo coloro che;
- non sono iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie,
- nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del presente decreto, siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile
- non abbiano un contratto in essere il giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto;
- devono essere già iscritti alla data di entrata in vigore del presente decreto alla Gestione separata INPS, con accredito nello stesso arco temporale, di almeno un contributo mensile;
Lavoratori dello spettacolo
Una delle categorie più danneggiate dalla crisi economica può accedere al sussidio tutti lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo:
- con almeno trenta contributi giornalieri versati dal 1° gennaio 2019,
- alla data di entrata in vigore del presente decreto al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 75.000 euro;
- non devono essere titolari di pensione, né di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente di cui agli articoli 13, 14, 15, 17 e 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, senza corresponsione dell’indennità di disponibilità di cui all’articolo 16 del medesimo decreto.
Altri soggetti aventi diritto
Tra gli altri soggetti aventi diritto rientrano anche:
- intermittenti;
- autonomi occasionali;
- incaricati alle vendite a domicilio;
- a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
- in somministrazione presso aziende utilizzatrici appartenenti a settori diversi da quelli del turismo.
Per avere accesso al Bonus INPS 2400 euro, per coloro che hanno già presentato la domanda e ha già ottenuto il Bonus 1.000 del Decreto Ristori deve solo aspettare il pagamento automatico, mentre per coloro che non hanno ricevuto l’indennizzo perché non rientrava nella platea delineata precedentemente o perché, non si è inserito nel 2020 può inoltrare la domanda, esclusivamente in via telematica, entro la scadenza prorogata, rispetto al precedente termine del 30 aprile, al 31 maggio 2021 con circolare INPS n.65 del 19 aprile 2021.
Tuttavia, come indicato nella circolare INPS, per fare domanda di bonus 2.400 euro bisognerà attendere un’apposita comunicazione da parte dell’Istituto.
La procedura telematica di richiesta è ancora in fase di aggiornamento.