FREE

STEEL

Calendario e scadenze per gli arretrati dell’Assegno Unico Figli

Assegno Unico figli, pagamento e arretrati 2022

L’ultimo giorno utile per ottenere gli arretrati dal 1° marzo 2022 dell’Assegno Unico, è il 30 giugno. Entro tale data, i “ritardatari” dell’assegno unico, potranno inoltrarne la richiesta e il beneficio sarà erogato dal mese successivo, fino al 28 febbraio del prossimo anno quando potrà dovrà essere rinnovato.

Per coloro che hanno già fatto domanda, l’accredito del mese in corso è previsto a partire dal 10 giugno, con eventuale adeguamento dell’importo qualora, tra la prima domanda e l’emissione della nuova mensilità, sia stato ad esempio presentato l’ISEE aggiornato.

Ricordiamo che l’Assegno Unico e universale per i figli a carico è in vigore da marzo 2022 e viene liquidato dall’INPS su domanda, con l’unica eccezione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza, ai quali viene accreditato d’ufficio sulla RdC Card.

L’importo e le tempistiche per il pagamento, variano a seconda del momento in cui viene presentata l’istanza. A chi presenterà la domanda dell’Assegno Unico entro il 30 giugno 2022, saranno erogate anche le mensilità arretrate spettanti da marzo. Per le domande presentate dal 1° luglio, invece, l’Assegno Unico spetterà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

A differenza degli Assegni Nucleo Familiare e delle detrazioni IRPEF per figli a carico, l’Assegno Unico non trova spazio in busta paga, andando ad aumentare lo stipendio netto percepito, ma è pagato secondo le modalità scelte in fase di domanda. È possibile scegliere tra le seguenti modalità di pagamento dell’Assegno Unico Universale per i Figli:

  • bonifico su conto corrente italiano postale, estero o area SEPA;
  • bonifico domiciliato presso lo sportello postale;
  • pagamento sul libretto postale;
  • pagamento su carta prepagata con IBAN.

Inoltre, il conto corrente o la carta scelti per il pagamento devono essere intestati o cointestati al richiedente, anche se questo è il figlio maggiorenne. Qualora la domanda venga presentata dal tutore di un genitore, i conti possono essere intestati al tutore stesso o al tutelato. Per il tutore di genitore incapace, l’IBAN può essere intestato o cointestato al tutore. L’IBAN indicato deve rientrare in un circuito SEPA (conto corrente bancario/postale, carta di credito o di debito, libretto di risparmio).

Per coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza non devono presentare la domanda: l’Assegno Unico viene versato in automatico sulla Carta RdC. Ai fini dell’integrazione RdC/AU, l’INPS individua i nuclei con diritto, senza necessità di domanda. Per la quota parte spettante in base alle autodichiarazioni rese tramite Modello RdC-Com/AU, il pagamento sarà successivo.

Ricordiamo che l’importo dell’Assegno Unico è legato all’ISEE del nucleo famigliare richiedente:

  • se l’ISEE non viene presentato, si riceve l’importo minimo di Assegno Unico, lo stesso spettante a chi ha un ISEE pari o superiore a 40mila euro.
  • chi presenta l’ISEE entro giugno riceverà l’eventuale conguaglio sull’importo spettante, calcolato a partire da marzo;
  • se l’ISEE viene presentato successivamente l’importo dell’assegno viene determinato in base al valore ISEE per il proprio nucleo familiare.

Il sussidio alla genitorialità sostituisce le altre misure per la famiglia, come il Bonus mamma domani, Bonus bebè e gli Assegni Nucleo Familiari, nonché le detrazioni per figli a carico (restano invece il Bonus Asilo Nido, la maternità comunale e le detrazioni per carichi di famiglia non rientranti nella sfera di competenza dell’Assegno unico).

Per qualsiasi informazione e supporto potete sempre contattare il nostro Centro Servizi di Terni in Via Annio Floriano, 5.

Convidi Questo Articolo