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Si torna a parlare di riforma pensionistica

Con il cedolino pensione di marzo arrivano nuovi aumenti, per effetto della perequazione e delle nuove aliquote IRPEF

Ipotesi ritenuta troppo penalizzante dalle Parti sociali quella proposta dal Governo   sul tema della riforma pensionistica. L’incontro svoltosi il 15 febbraio scorso ha visto l’apertura governativa alla possibilità di introdurre una maggiore flessibilità in uscita prevedendo però il ricalcolo contributivo della pensione. In sintesi, un taglio del 3% dell’ammontare totale degli emolumenti per consentire l’uscita anticipata dal lavoro a 64 anni per tutti che permetterebbe di superare l’ostacolo del ricalcolo contributivo per chi si trova nella situazione del misto e che prevedeva riduzioni fino al 30% dell’importo complessivo. Inoltre, l’esecutivo è disponibile anche sulla revisione dei coefficienti di trasformazione e sulla possibilità di eliminare la soglia del 2,8 e 1,5 volte dell’assegno sociale per coloro che raggiungono rispettivamente 64 e 67 anni introducendo tutele ulteriori per i lavoratori disoccupati, gravosi e invalidi. Resta al “palo” per il momento, la proposta sindacale che prevede la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, considerata eccessivamente onerosa dal Governo.

Nel contempo dell’incontro è arrivato il primo consuntivo sul risparmio per l’Inps dovuto all’eccesso di mortalità per Covid-19. Nel 2020 la spesa in meno per pensioni sarebbe di 1,1 miliardi, mentre fino al 2029 il risparmio per le morti che hanno colpito prevalentemente gli over 65 sfiorerebbe i 12 miliardi. Un triste consuntivo che ci fa meglio comprendere quanto sia stato doloroso il Covid-19.

Tuttavia, come ogni mese i pensionati sono in attesa di conoscere importi e date di pagamento della pensione. Ma rispetto ad altri mesi, il cedolino pensione di marzo sta suscitando grande fermento perché porterà con sé alcune novità in termini di aumento dell’importo dell’assegno pensionistico. 

Infatti l’aumento delle pensioni, da marzo 2022 in poi, è frutto di due componenti:

  • l’applicazione da parte dell’INPS delle nuove aliquote IRPEF e detrazioni previste dall’ultima Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 2, Legge 234/2021);
  • la rivalutazione delle pensioni.

Nel dettaglio, è arrivata la conferma da parte dell’INPS dell’aggiornamento dei sistemi e il conseguente arrivo degli attesi aumenti a partire dal cedolino pensione di marzo con l’applicazione delle nuove aliquote IRPEF, che vanno a modificare il calcolo del netto dal lordo.

Ricordiamo le nuove aliquote IRPEF:

  • 23% per redditi fino a 15mila euro;
  • 25% tra 15 mila e 28mila euro;
  • 35% tra 28 mila e 50mila euro;
  • 43% per la quota di reddito eccedente i 50 mila euro.

Tra le novità della Riforma fiscale 2022 anche l’innalzamento della no tax area per i pensionati fino a 8.500 euro (precedentemente era di 8.000 euro).

Sempre da marzo 2022 arriverà nel cedolino pensione anche l’aggiornamento dell’importo dovuto all’applicazione del tasso provvisorio considerato dall’INPS dell’1,6% per le mensilità di gennaio e febbraio 2022, in luogo dell’1,7% come poi rilevato dall’ISTAT. Come è facile intuire, l’aumento della pensione che ne consegue sarà ovviamente di modesta entità (0,10%).

Nuovi aumenti scatteranno poi dal 2023, quando l’INPS applicherà il tasso definitivo di rivalutazione che per il 2022, ha comunicato in questi giorni l’ISTAT, è dell’1,9%. L’Istituto applicherà tuttavia tale tasso dal prossimo anno, riconoscendo gli arretrati per le mensilità precedenti.

Il pagamento della pensione di marzo dovrebbe arrivare negli ultimi giorni di febbraio, per chi riscuote il rateo presso gli Uffici di Poste Italiane:

  • 23 febbraio 2022 per i cognomi dalla A alla B;
  • 24 febbraio 2022 per i cognomi dalla C alla D;
  • 25 febbraio 2022 per i cognomi dalla E alla K;
  • 26 febbraio 2022 (solo la mattina) per i cognomi dalla L alla O;
  • 28 febbraio 2022 per i cognomi dalla P alla R;
  • 1° marzo 2022 per i cognomi dalla S alla Z.

La pensione verrà versata con valuta 1° marzo anche a chi la riceve direttamente sul proprio conto.

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