Molto probabilmente sarà prorogata la normativa sul lavoro agile emergenziale per il settore privato come per la PA fino al 31 dicembre anche se c’è ancora da attendere perché l’emendamento che lo prevede è in approvazione della Camera.
L’emendamento, se approvato, consentirebbe ai datori di lavoro di poter attivare lo strumento con un atto unilaterale, senza cioè dover sottoscrivere un accordo individuale come prevede invece la legge ordinaria n. 81 del 2017.
Quindi, nei prossimi mesi si stima che saranno circa tra i 3 e i 5 milioni i lavoratori interessati al lavoro agile nel settore privato.
Ricordiamo che lo strumento del lavoro agile, anche se già presente da tempo in molte realtà lavorative, è stato largamente utilizzato durante la fase acuta della pandemia per coniugare produttività, sicurezza oltre che conciliazione vita-lavoro delle persone.
In brevissimo tempo, la formula del lavoro agile ha conquistato le persone tanto che le aziende hanno visto addirittura aumentare la produttività dei propri dipendenti.
Tanto è vero che la formula del lavoro agile è destinata a cambiare il “volto” della tradizionale settimana lavorativa.
Infatti si prevede che la nuova “normalità” settimanale del lavoratore in lavoro agile lo vedrà mediamente 2/3 giorni in presenza in azienda e i restanti 3/2 giorni in remoto.
Inoltre, quest’ultima previsione è rafforzata dal fatto che tra gli emendamenti al decreto Sostegni, approvati recentemente, c’è la proroga per tutto il 2021 del bonus a 516,46E destinati ai “fringe benefits” del welfare aziendale.
Questo strumento, che si sta sempre più diffondendo, consente ai datori di lavoro di fornire ai propri dipendenti un importo da spendere in beni e servizi.
In questo caso il bonus può essere utilizzato da chi lavora in lavoro agile per predisporre un piccolo ufficio in casa.
Nessuna novità nel merito dell’opportunità, anche se poco nota soprattutto per questioni di scarsa informazione, tra le aziende e nonostante “l’esplosione” del lavoro agile nel 2020.
Questa misura permette di acquistare beni tramite le apposite piattaforme e sono comprese sedute ergonomiche, scrivanie e prodotti di illuminazione specifici per lavorare in modo adeguato anche da casa.
In definitiva, tutto l’occorrente per predisporre nella propria abitazione una postazione di lavoro conforme ai criteri di ergonomia, salute e sicurezza.
Tuttavia non tutte le aziende si sono adeguate all’inserimento del welfare aziendale di arredi ergonomici nell’elenco dei possibili utilizzi dei benefici accessori anche se con il probabile prolungamento del lavoro agile, la crescente richiesta e applicazione all’interno delle organizzazione di lavoro consentiranno a breve di colmare le lacune esistenti.