Non so a quanti di voi sia capitato di dover spiegare qualche cosa tramite una similitudine, un esempio. Tornavo dal mio turno di lavoro, qualche sera fà, quando la mia consorte in presenza di mia figlia di 9 anni, avendo sentito al TG le notizie relative vendita dell’ast, mi chiede “come ti senti?”
Difficile per me esternare il mio sentimento, conseguenza dell’incertezza che è celata da poche informazioni in merito, così ho dato una spiegazione anche se ingarbugliata, ma poi con un lapidario ” che significa?” di mia figlia, mi sono dovuto inventare un esempio.
Immagina che l’Azienda sia come una grande campana su di un campanile amore, sai la nostra e’ una campana che suona da tanti anni e suona bene, ha un solido battaglio che fu forgiato dall’ esperienza centenaria dei nostri avi. Anche oggi suona come allora, mantenuta da una sempre più ridotta, ma comunque qualificata schiera di addetti che curandola la mantengono in vita. Peccato però che chi tira la corda per farla suonare stia lontano, addirittura non è neanche in Italia, pensa amore. A volte la fa suonare forte, a volte la fa solo oscillare emettendo flebili suoni, addirittura a volte si avvale di un più moderno registratore per farla suonare(barre dall’indonesia), semplicemente per le scelte dettate dal denaro.
Non so se ho reso l’idea a mia figlia ma è proprio così che mi sento, come un pezzo di quel battaglio, sempre pronto a suonare con vigore ma purtroppo spesso lasciato fermo, con quel senso di ovattato rimbambimento di chi sta “dentro la campana”.
Non capisco le varie dichiarazioni contrastanti sulla vendita del sito, se ci sia una reale volontà’ di vendere o meno, come non capisco il continuo accanimento contro chi fa’ suonare, sempre bene e forte questa campana.
Mi rimane quindi di sperare, sopratutto per mia figlia e per il suo futuro, da padre di famiglia, che chiunque abbia in mano questa corda per suonare, abbia la consapevolezza che ha in mano il futuro di molte famiglie Ternane.