Il 22 novembre il Parlamento europeo ha celebrato il suo 70° anniversario in una seduta solenne a Strasburgo. Nel corso di questi decenni da sei paesi fondatori, si è arrivati all’Unione a 27 Stati membri di oggi. Un’Unione che costantemente promuove la democrazia, i diritti fondamentali, la stabilità economica e la crescita. Il Parlamento europeo è stato ed è tuttora un attore chiave nello sviluppo dell’Unione europea, passando dai 78 rappresentanti nazionali del 1952 agli attuali 705 deputati eletti a suffragio universale diretto. Un parlamento, transnazionale, multilingue, multipartitico eletto direttamente, unica esperienza al mondo! Il Parlamento europeo svolge un’importante funzione di forum per il dibattito politico e il processo decisionale, con poteri legislativi e di bilancio che interessano milioni di cittadini dell’UE. Un progetto cresciuto in questi anni mantenendo l’anima visionaria dei padri fondatori che guardavano verso i popoli uniti d’Europa. Un Europa che viene continuamente sollecitata e messa in discussione dalle crisi quali la migrazione, il COVID-19, l’energia e i conflitti di guerra presso i suoi confini. Ma oggi, il Parlamento europeo, uno dei più potenti legislatori del mondo, con una storia dei popoli che va oltre i 70 anni del Parlamento europeo può essere determinante per il futuro non solo del contesto europeo ma anche di tutta l’area del mediterraneo e del resto del mondo. Per questo, gli europei possono essere orgogliosi della strada percorsa insieme da quel progetto visionario di 70 anni fa. Questo Parlamento rappresenta la catarsi di una lunga storia di violenza tra i paesi europei, rappresenta il meglio di noi europei. Sette anni dopo la seconda guerra mondiale, un gruppo di statisti europei, decise di creare qualcosa insieme. A quei tempi, le persone non avevano il diritto di vivere se erano diverse. La libertà di pensiero politico, religioso di orientamento sessuale non erano affatto scontate come invece lo sono oggi. Questa fu ed è tuttora l’essenza del progetto europeo. Oggi, viviamo in un territorio dove i cittadini sono liberi di essere diversi, ed è proprio in questa diversità che risiede la nostra ricchezza del popolo europeo. Ma tutto questo è messo in discussione da una guerra in corso tra l’Ucraina e la Russia che distrugge, uccide e mina la volontà politica del popolo e condiziona il mondo intero. Per questo oggi conosciamo più che mai, l’importanza di difendere la voce democratica dei cittadini e i valori democratici europei che questa casa rappresenta.
Settant’anni fa a Strasburgo si svolse la prima sessione dell’Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), che segnò la nascita del Parlamento europeo come lo conosciamo oggi. Oggi quel “carbone e acciaio” in crisi economica sono minacciati da “carbone e acciaio” asiatico, dove i diritti umani e le condizioni ambientali sono distanti dallo status europeo. L’Europa ricordando il suo passato deve proteggere il suo futuro comune. Ecco perché ognuno di noi non deve perdere di vista cos’è l’Europa, da dove viene e dove sta andando. Dobbiamo, continuare a rappresentare lo spirito fondatore dell’Unione e adattarlo al tempo in cui viviamo e magari una nuova “CECA” ci difenderà…